Che cosa è di preciso il consulente in asta immobiliare “abilitato” e come possiamo sceglierlo?
Cerchiamo di capire meglio questa strana situazione, analizzandone i punti principali.
Che cosa è il consulente in asta immobiliare “abilitato”?
Siamo nuovamente alle solite. La società di turno si è inventata una formula commerciale convincente ed attrattiva, anche se totalmente priva di basi giuridiche. Ovvero: affermazioni senza alcun fondamento. Purtroppo molte persone stanno cadendo in questa trappola.
Dopo una indagine effettuata su web, siamo costretti a segnalare deplorevoli iniziative intraprese da alcune società che:
- vantano affiliazioni a fantomatici Albi Professionali (ma che in realtà si scoprono essere semplici associazioni) che abiliterebbero allo svolgimento della professione
- dichiarano di fornire un “patentino” o riconoscimento abilitativo alla professione di consulente per aste giudiziarie immobiliari
L’unico fine, è quello di attrarre ignari clienti, illusi da formule totalmente prive di significato e soprattutto ampiamente illegali.
In Italia non esiste nessun titolo abilitativo per “consulente di asta”
Questo è un discorso da precisare subito, onde evitare spiacevoli equivoci.
Riconoscere il Consulente in asta immobiliare “abilitato” è impossibile, in quanto non esiste nessun titolo abilitativo.
A seguito delle domande che clienti ed interessati ci hanno posto negli ultimi mesi, è doveroso precisare che ad oggi (02/05/2023), non esiste nessuna disposizione o legge nazionale o regionale che identifichi un titolo abilitativo o patentino per la professione di Consulente per aste. Non esiste tantomeno un riconoscimento professionale per la figura del consulente per aste giudiziarie.
Perché vantare titoli che di fatto non esistono?
Tutta una questione di denaro, ovviamente.
Le persone senza molti scrupoli, sanno bene che i clienti, in perfetta buona fede, credono a ciò che viene raccontato se viene raccontato bene.
Il cliente ignora che ci sono soggetti pronti a raccontare qualsiasi cosa per accaparrarsi facili incassi, anche a costo di ingannare totalmente il prossimo. Per questi soggetti, aver ingannato il prossimo sembra essere segno di vanto, perché la loro abilità è stata maggiore di quella dello sprovveduto che ci è cascato (in fondo è colpa sua se ci ha creduto).
E se si tratta di una famiglia che ha investito con fatica i propri risparmi, sacrificando altre spese nella speranza di raggiungere l’agognato obiettivo dell’acquisto di una casa e anticipando migliaia di euro per servizi che non riceverà mai? O peggio se la famiglia avendo acquistato un immobile che doveva essere “perfetto” e ”pronto all’uso” e che invece, dopo mesi di attesa (perchè i tempi sono lunghi), scopre che ci sono costi e spese inattese per migliaia di euro (spese che la famiglia magari non può assolutamente sostenere e che mettono a rischio la capacità di saldare le rate del mutuo)? Anche in questo caso i furbetti concludono: peggio per loro che ci sono cascati.
Non sono i primi casi nel settore della consulenza per le aste giudiziarie e non saranno gli ultimi purtroppo.
Come difendersi dalle truffe
Perché di questo si tratta: di una truffa. Per maggior chiarezza, soprattutto ad uso di chi porta avanti queste attività truffaldine, ricordiamo la definizione giuridica di Truffa: “Delitto commesso da chiunque, con artifici o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno (art. 640 c.p.)”.
Negli anni i clienti ci hanno raccontato di tutto:
- richieste di anticipi di migliaia di euro che avrebbero garantito (tramite conoscenze o appoggi) visite in esclusiva, aggiudicazione, liberazioni prioritarie.
- garanzia di acquisto pre-asta (già difficile da effettuare e impossibile da garantire)
- garanzie di aggiudicazione a prezzo base (ma se l’asta è pubblica? e se partecipa un altro?)
- circuiti internazionali di aste (ma qui vende lo stato Italiano, che c’entra l’internazionale?)
Cosa fare? prima di tutto partire dal presupposto che sono i clienti truffati che devono segnalare gli illeciti alle autorità.
Molte persone lo hanno fatto e diverse società negli ultimi anni hanno chiuso i battenti dopo l’intervento di Carabineri o Guardia di Fiananza. Ma attenzione, nuovi furbacchioni sono sempre in agguato per truffare il cliente.
Come riconoscere un consulente di asta del quale fidarsi
Cerchiamo di riconoscere rapidamente il consulente di cui vi potete fidare. Non è difficile, non fidatevi solo delle apparenze, o delle parole, cercate sul web: storia, referenze, recensioni dei clienti della società che dovete incontrare.
Non fidatevi delle tante recensioni fasulle di Facebook (utenti e recensioni su Facebook si possono acquistare da Facebook e costano anche poco). Cercate le recensioni vere, quelle degli utenti veri di Google, le stesse che leggete quando scegliete un albergo o un ristorante.
Chiedete alle persone in zona nei dintorni della agenzia e soprattutto, sentite più di una campana: cercate di incontrare la società di consulenza A, poi la B e quindi la C. Poi prendete in modo ragionato la vostra decisione.
In bocca al lupo.
Stefania Verdigi e Filippo Caciolli