Gli investimenti immobiliari sono una grande passione per gli investitori italiani. Puntare sul mercato immobiliare è un’attività molto più complessa di quanto si possa immaginare.
Per gli investitori: guadagnare con il mattone
L’avanzata dell’inflazione e le conseguenze imposte dalla Guerra in Ucraina hanno spinto gli italiani a fare quello in cui credono da sempre: investire nel mattone.
La casa, quando diventa un investimento immobiliare è un asset, ovvero deve essere valutata con parametri di tipo finanziario. Gli investimenti immobiliari sono investimenti che possono dare profitti quando si trova la giusta opportunità.
Quali sono i fattori da considerare prima di buttarsi a capofitto negli investimenti? Prima di tutto la valutazione. Il valore reale degli immobili negli ultimi 25 anni è sceso mediamente del 15%, in un periodo in cui i livelli di inflazione non sono stati particolarmente elevati. Il secondo è il fattore fiscale. Se l’Imu è stata abolita sulla gran parte delle prime abitazioni, lo stesso non si può dire delle seconde. Occorre inoltre considerare eventuali imposte locali.
Il terzo fattore è l’affitto. Come conseguenza dell’elevato tasso di proprietà immobiliare (il 73% degli italiani possiede una casa di proprietà), il mercato degli affitti in Italia non è reattivo, fatta eccezione per poche aree geografiche. Il tasso di morosità da parte degli inquilini è molto elevato e gli strumenti legali a disposizione dei proprietari sono limitati.
Altro discorso è la liquidità. L’investimento immobiliare è per definizione poco liquido. Vendere la propria abitazione richiede tempo e i costi di intermediazione possono essere molto onerosi. L’ultimo fattore è la diversificazione: possedere una prima casa significa essere già esposti al rischio legato al settore immobiliare.
I migliori modi per investire nel mercato immobiliare
Ma quali sono in buona sintesi, i modi migliori per investire nel mercato immobiliare?
Compravendita: acquistare a sconto e rivendere a prezzo maggiore in poco tempo.
Cessione del preliminare: comprare e rivendere immobili senza o con pochissimi soldi.
Asta immobiliare: comprare case a un prezzo inferiore rispetto al valore di mercato.
Saldo e stralcio: comprare case a forte sconto, aiutando persone in seria difficoltà.
Esdebitazione: operare nel mercato immobiliare in modo inedito, innovativo ed etico.
Acquisto del credito: comprare immobili a fortissimo sconto, al riparo dalla concorrenza.
Affitto e subaffitto: generare profittevoli rendite automatiche e proteggersi dall’inflazione.
Rent to buy: trasformare le quote mensili dell’affitto nelle rate di un futuro acquisto.
Diventare operatore nel settore immobiliare
Il Real Estate è un comparto economico che vale un quinto del PIL nazionale, mentre i prestiti alle famiglie per i mutui e quelli alle imprese del settore sono circa un terzo degli impieghi bancari. Con tutto il suo indotto, è un settore trainante e cruciale dell’economia.
In questo settore l’agente immobiliare fornisce un servizio fondamentale per la conclusione di contratti di compravendita o locazione, ed è un professionista certificato, abilitato alla professione grazie al superamento di un percorso di formazione. Durante la compravendita o l’affitto di un immobile, l’agente ha il compito di intermediare tra domanda e offerta, assistendo le parti durante le varie fasi dell’operazione. È la figura di riferimento durante la trattativa e garantisce che tutte le fasi si svolgano nel reciproco interesse e tutela delle parti.
Lo stipendio medio di un agente immobiliare in Italia si aggira intorno ai 1.400 – 1500 euro netti al mese (circa 26.000 euro lordi all’anno) a cui vanno aggiunte le provvigioni (1-3% sulle vendite). Importo inferiore di 100 euro (-6%) rispetto alla retribuzione mensile media in Italia. Al di là delle statistiche, la retribuzione di un agente immobiliare può partire da uno stipendio minimo di 700-800 euro netti al mese, fino ad arrivare anche a superare i 2.200 euro netti.
Una carriera che si può costruire anche da giovanissimi
Per intraprendere questa carriera, ci sono alcuni requisiti fondamentali come: il possesso di un diploma di scuola superiore, la frequentazione di un corso di abilitazione e il superamento dell’esame presso la Camera di Commercio per ottenere l’abilitazione alla professione (per l’iscrizione al REA come ditta individuale o società). Poi ci sono alcuni passi fondamentali per costruire una carriera nel modo più veloce possibile e diventare operatore del sistema.
Primaria è la scelta di una società già affermata e con una buona reputazione. Va bene anche un’agenzia locale, ma deve essere una realtà in grado di offrire una formazione costante. Questo non significa che dovrai per forza lavorare per una grande agenzia o per un brand internazionale, ma andare oltre l’obbligo normativo e continuare l’aggiornamento anche dopo il superamento dell’esame.
Stare al passo con i tempi è fondamentale, così come non sottovalutare mai i competitor. Si può velocizzare il processo di apprendimento e ottenere maggiori probabilità di riuscita lavorando a stretto contatto con persone che hanno già fatto quel percorso.
Usare meglio la tecnologia e farlo presente in fase di colloquio. Usa bene e spesso i social media. Il marketing immobiliare, sviluppato tramite social media, non rappresenta solo un modo efficace ed economico per connettersi con potenziali clienti, ma anche per farsi notare ed emergere in un panorama molto competitivo.
Vale la pena intraprendere la carriera nel settore immobiliare?
La domanda che viene spontanea è se al giorno d’oggi vale la pena intraprendere una carriera nel settore degli immobili. Quale è l’andamento del mercato degli affitti, della compravendita, se conviene aprire un’agenzia, magari in franchising.
Bisogna tener conto delle caratteristiche principali di questa professione, ovvero il rapporto costante con il pubblico e l’obbligo di intrattenere relazioni con molteplici tipologie di persone. Una volta considerato questo, se la passione e la motivazione sono forti, si può fare un passo verso quello che può essere il vostro personale business nel campo immobiliare. I guadagni non sono immediati, ma con il tempo e la passione, una volta consolidata la rete di contatti, si apriranno numerose possibilità di crescita.
Negli ultimi anni la scelta di appoggiarsi ad un franchising è fra le più quotate, infatti può agevolare moltissimo le spese iniziali e grazie al supporto del franchisor, sia dal punto di vista formativo che di immagine e comunicazione e sarà molto più facile avviare l’attività piuttosto che partire da zero.
Per saperne di più e rimanere aggiornati sul mercato immobiliare, sulle opportunità di lavoro e formazione, puoi accedere alla sezione dedicata sul sito di Dimorama.