Affitti brevi in ripresa nel post pandemia: Il settore degli affitti brevi a partire dal 2015 ha vissuto un boom di crescita sia a livello di domanda che di offerta di immobili, attraendo proprietari, capitali e investitori, trascinato dai flussi turistici in costante aumento grazie alla fine della pandemia. La scelta di abitare in abitazioni di terzi o di proprietà esterne per periodi medio/brevi è sempre più comune e sembra essere una delle scelte più attuate dagli italiani e non solo. La crescita riguarda la richiesta di unità immobiliari da adibire a casa vacanza, ma si cercano anche luoghi adatti alle diverse esigenze come relax, lavoro da remoto e momenti da dedicare alla famiglia.
Affitti brevi in ripresa nel post pandemia: Le conseguenze del Covid-19
Come è ormai noto, la pandemia ha portato allo sviluppo e diffusione dello smart working, che ha influito notevolmente sulla domanda, sia a livello numerico sia sotto il punto di vista dei servizi richiesti.
Non si cerca soltanto una soluzione per le proprie vacanze estive, ma cresce sempre di più il numero di professionisti, studenti, gruppi di amici che cercano proposte per soddisfare le proprie richieste per periodi che diventano poi sempre più lunghi, in luoghi urbani quanto in luoghi remoti, con la rinnovata necessità di avere spazi aperti, dettata dall’emergenza pandemica.
Cambia l’utenza e crescono i servizi offerti per venire incontro al cliente. Queste richieste modificano l’offerta e di conseguenza gli scenari di mercato, che inevitabilmente si adatta per rispondere alla nuova domanda.
Affitti brevi in aree urbane ed extraurbane
La scelta dell’affitto di breve durata coinvolge sia le aree urbane sia quelle non urbane, anche se si nota una tendenza di crescita più alta nei mercati urbani. La crescita della richiesta di immobili in aree urbane con la pandemia ha avuto una lieve frenata a favore delle aree non urbane. Si preferiscono quindi località più isolate e con più spazio per la famiglia. Prima di tutto uno spazio più grande e separato per poter essere concentrati a lavoro e al contempo restare vicino alla famiglia.
Le tendenze per il 2022
Il settore degli affitti brevi sembra quindi godere di buona salute, pronto a prosperare nel corso del 2022. Una tendenza positiva che coinvolge anche i clienti stranieri che cercano più sicurezza, più comfort, possibilità di soggiornare in destinazioni fuori dai flussi turistici tradizionali e quindi meno affollate, case con ampi spazi per coniugare business e vacanza.
Grazie a questa tendenza probabilmente, per la prima volta dopo molti anni, gli affitti brevi per vacanza registreranno il tutto esaurito di prenotazioni già a giugno. I tassi di cancellazione sono ancora presenti, ma non paragonabili rispetto allo scorso anno. Chi sarà presente sul mercato con un’offerta di alta qualità e che risponda alle esigenze di salute e sicurezza e una comunicazione adeguata, potrà riprendere a operare con successo.