Quando si parla di nuda proprietà si intende, in modo molto sintetico, il valore della proprietà di un immobile, spogliata però dal diritto di usufrutto.
Un concetto che non rientra tra le modalità più conosciute all’interno del mondo immobiliare, ma che ha un suo peso all’interno del settore e di cui vale la pena conoscere qualche dettaglio in più.
La vendita in nuda proprietà è una soluzione che, specialmente nei periodi di incertezza economica come quella che stiamo vivendo in questo periodo, si ritaglia un discreto spazio all’interno del mercato immobiliare ed è un tipo di vendita che può portare diversi vantaggi sia per chi vende che per chi compra.
Cosa ci spinge oggi alla vendita della nuda proprietà?
Sostanzialmente chi vende vuole reperire liquidità, mantenere un certo tenore di vita, far fronte a esigenze legate all’avanzare dell’età o sostenere figli nell’acquisto di una casa. Ovviamente, quelle appena descritte solo alcune delle motivazioni principali che, nella prima parte del 2022, hanno spinto più del 70% delle famiglie a mettere sul mercato la nuda proprietà della propria abitazione. Dati alla mano, possiamo dire che i venditori di nuda proprietà, per la maggioranza, sono persone che vivono da sole. Nel 72,7% dei casi, infatti, si tratta di single, vedovi, divorziati o separati. Il dato statistico più importante è che nel 69,2% dei casi i venditori hanno un’età superiore a 65 anni.
La nuda proprietà rappresenta un affare per chi compra
Sempre nella prima parte del 2022, quasi il 60% delle compravendite di nuda proprietà è stata finalizzata all’investimento a lungo termine e l’acquisto per utilizzo personale risulta in crescita rispetto agli ultimi anni.
Nel corso dell’ultimo decennio abbiamo assistito a una crescita dell’offerta, legata in particolare agli anni di congiuntura economica sfavorevole e all’esigenza, di alcuni proprietari più avanti con l’età, di monetizzare il valore del proprio immobile, per liberarsi anche dei costi di manutenzione straordinaria, e mantenendo comunque il diritto di abitazione.
Ma chi è che investe nulla nuda proprietà? Si tratta per lo più di privati, come genitori che vogliono dare una futura abitazione o una rendita a un figlio. Può essere anche un risparmiatore, che avendo delle liquidità, vuole mettere al sicuro i risparmi investendo nel mattone, con un peso fiscale più contenuto, almeno finché sarà in vita l’usufruttuario.
La parte interessante è quindi quella di poter acquistare un’immobile a un prezzo più basso rispetto a quello di mercato. Ma attenzione, dobbiamo sottolineare che all’usufruttuario spettano le spese di manutenzione ordinaria con l’obbligo di mantenere l’immobile in buono stato. Il proprietario è tenuto a sostenere le spese di manutenzione straordinaria.
E le tasse sulla casa? Spettano tutte a chi usufruisce dell’abitazione e per tutta la durata del suo diritto di usufrutto.
Ritornando ad un po’ di dati statistici, gli acquirenti di nuda proprietà più attivi sul mercato sono quelli con un’età compresa tra 55 e 64 anni, mentre sono basse le percentuali di acquisto da parte degli over 65. Nella maggior parte dei casi a comprare nude proprietà sono le famiglie che compongono il 64,7% del totale, i single si fermano al 35,3%. Nel 26,4% dei casi si tratta di acquirenti con figli, spesso infatti i genitori comprano la nuda proprietà per poi destinarla ai figli. In altri casi invece l’acquisto è fatto per garantirsi, nei prossimi anni, un’entrata da integrare alla pensione.
Le tipologie di immobili più vendute e le modalità di pagamento
Sicuramente sarete curiosi di sapere quali sono le tipologie di immobile che riscuotono più successo con la formula della nuda proprietà. Al primo posto troviamo il trilocale con il 42,9% delle preferenza, poi i bilocali con il 27,1% e i quattro locali con il 20%.
Per quanto riguarda le modalità di pagamento delle nuda proprietà, nella prima parte del 2022 solo il 12,8% degli acquisti di nuda proprietà si è concluso grazie all’ausilio di un mutuo, mentre nell’87,2% dei casi la compravendita è avvenuta tramite i contanti. La percentuale di acquisti con mutuo è quindi in ribasso rispetto agli ultimi semestri.
Adesso che abbiamo fatto luce sulle caratteristiche principali della vendita e acquisto della nuda proprietà, resta a voi valutare da quale parte stare. Del venditore o dell’acquirente?